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Monday, December 17, 2012

New this month...

I didn't mean to employ the "monthly digest/play journal" format for this blog anymore, but sometimes I'm bound to fall back to it when life-shit kicks in, apparently. Since last post I was pretty busy dealing with a metric ton of non-game-related things, but now that's hopefully over.
11/30~12/2 I attended both the Larp Symposium and arCONate — half of each, actually, since these were two unrelated events happening over the same weekend within a short distance from each other. The former was quite an awesome convention, in the non-gamer sense of the word: people with experience and interest in the field gathering at some place to talk about it! "The field" being larp and all of its cousins, with quite an awesome detour about "urban games" this year, which I used to know very little about. This being its third year, the Larp Symposium is finally beginning to come into its own, maybe deviating from its starting concept a little but with really exciting outcomes as the payback.
ArCONate is instead the now-classic format for a friendly and relaxed tabletop role-playing convention as increasingly seen in Northern Italy of late: the organizing staff is practically the same as Coyote Press, a majority of the attendees is from the GenteCheGioca forum, and the beer is great. There I experienced a new and very interesting chamber larp by Susi Ansaloni and Oscar Biffi — whose poetics of late is mostly to employ rarefied Tolkien-esque fantasy atmospheres as the backdrop for pretty intimate, personal explorations, while mixing in a number of Jeepform-like techniques with a traditional British-freeform like, "here's your character background" basic structure. I also played a very drunk session of The Questing Beast, and I feel a bit sorry for the one player I met there for the first time (I hope you were able to have fun despite me, Michela!). But… did I mention that Doktor Rafu's Achievement Unlocked Party is ongoing? And it won't stop!
Also, yesterday I was finally able to run a playtest of Ben Robbins's Kingdom with the current draft of the rules, even if it was cut pretty short by time constraints — a blight which sadly insists on plaguing my home games of late. Now I've gotta write a report, which is due by 12/20.

Wednesday, July 25, 2012

La bevanda delle sere d'estate

In un bicchiere da 0,5 l (per esempio un bicchiere da pinta di birra o da media) versare nell'ordine:
  • ghiaccio a piacere (facoltativo),
  • un dito di maraschino,
  • da 25 a 33 cl di chinotto,
  • il succo di mezzo limone.
Mescolare brevemente con un cucchiaino lungo. Sorseggiare davanti al proprio PC.

Wednesday, November 4, 2009

Polaris con ghiaccio (ricetta)

Quella che segue è la ricetta di una bevanda alcolica che io chiamo "un Polaris con ghiaccio". Ve la presento per celebrare l'uscita, e il successo, del libro omonimo - sebbene la stagione ormai si sia fatta, temo, decisamente troppo fredda perché possiate adeguatamente gustarla.
Non immaginate ora che si tratti della ricostruzione di una ipotetica bevanda che i Cavalieri di Polaris sorbivano abitualmente ai tempi dello splendore... Infatti, gli ingredienti principali sono, a ben pensarci, talmente meridionali (caffè, rum e quindi distillato di canna da zucchero, cardamomo) che nulla sembra accomunare questa bevanda a Polaris se non il ghiaccio.
La ragione del nome che ho scelto, infatti, è meramente biografica: improvvisai la ricetta di questo drink nell'agosto del 2008, mentre ero al lavoro sulla traduzione di Polaris (e questo dovrebbe darvi l'idea di quanto lunga e travagliata ne sia stata la storia editoriale: si pensi che allora il completamento della traduzione appariva urgente!) ed esso mi tenne compagnia durante le lunghe e appassionate notti estive che dedicai a tale opera. Se la prosa dei primi capitoli di Polaris - la mia prosa! - vi appare eccessivamente fantasmagorica e purpurea, dunque, ora già sapete che io declinerò ogni responsabilità di questo scaricandola, come mio solito, sull'alcol.


Ingredienti del "Polaris con ghiaccio"
  • Acqua,
  • caffè in grani,
  • cardamomo in baccelli,
  • rum ambrato (sui 3 anni d'invecchiamento)
  • e ghiaccio.
Ci si assicuri inoltre di avere a disposizione un macinino da caffè, un fornello e un frigorifero.


Preparazione del "Polaris con ghiaccio"

Per prima cosa, occorre preparare (in anticipo) del caffè freddo aromatizzato al cardamomo.
Il cardamomo è una spezia largamente usata nella cucina dei paesi arabi e indiana, ma molto poco conosciuta in Italia; i baccelli essiccati possono essere acquistati in alcuni negozi di alimenti orientali e il loro utilizzo più semplice e pratico è aggiungerli al tè (puliteli nel modo che descrivo di seguito e bollite i granuli nell'acqua con la quale preparerete un semplice tè all'inglese).
La parte da utilizzare sono i granuli neri contenuti all'interno, e l'operazione di pulizia è in effetti un po' laboriosa. Aprendo a mano i piccoli baccelli, uno a uno, generalmente vi si troverà dentro quello che appare come un unico blocco nero e rugoso. In realtà, il frutto fresco sarebbe pieno di una gelatina lattiginosa, la quale asciugandosi ha però formato come una pellicola di colla secca che lega assieme i semi. Occorre perciò sgranare i semi dividendoli a mano (si noterà la gelatina secca cadere via nella forma di piccoli fiocchi bianchi), perché altrimenti la pellicola, quasi impermeabile, tratterrebbe la maggior parte dell'aroma nonostante la bollitura in acqua.
Si metta quindi una generosa dose di granuli di cardamomo nell'acqua fredda (meglio usare acqua minerale naturale) e la si faccia bollire per preparare con essa il caffè.
Il caffè va preparato alla maniera "americana" (attraverso un apposito imbuto rivestito all'interno con un filtro di carta) oppure "alla tedesca" (semplice infusione in acqua calda dei grani di caffè tritati grossolanamente, poi filtrata con un colino da tè). Per i caffè speziati, come in questo caso, io preferisco il secondo metodo, perché permette di lasciare anche i granuli di cardamomo nell'infusione fino all'ultimo momento. Macinate da voi stessi il vostro caffè! La preparazione "all'americana" richiede una macinatura meno fine rispetto alle macchinette "moka" o alle macchine da espresso, e il metodo "alla tedesca" la vuole ancora meno fine, perciò le miscele di caffè già macinato commercializzate in Italia non sono adatte. Si rammenti anche che le bevande fredde (sia tè, sia caffè) vanno sempre preparate più forti rispetto a quelle da consumare calde, altrimenti risulterebbero quasi insapori.
Quando il caffè è pronto (e ricordate di filtrarlo accuratamente se l'avete preparato con l'infusione alla tedesca!) lo si lasci raffreddare a temperatura ambiente per quanto è necessario, poi lo si metta a riposare in frigorifero per diverse ore. Una provvista di caffè freddo può essere conservata in frigorifero per 2-3 giorni prima di cominciare a inacidire.

Al momento di servire, si prenda un bicchiere piccolo e senza stelo, a forma di tronco di cono rovesciato, e vi si posizioni un singolo grosso cubetto di ghiaccio sul fondo. Sul ghiaccio versare immediatamente 1 parte di rum e poi 2 parti di caffè freddo al cardamomo. Mescolare brevemente con un cucchiaino da caffè.

Ecco pronto il vostro "Polaris con ghiaccio", rinfrescante bevanda da meditazione per lunghe e solitarie notti estive. Consiglio di sorseggiarlo lentamente, nell'arco di trenta minuti o più, per accompagnare una lettura particolarmente coinvolgente o un processo di scrittura particolarmente sconvolto. Favorisce l'estasi creativa e le lacrime apparentemente immotivate.