Showing posts with label guest post. Show all posts
Showing posts with label guest post. Show all posts

Friday, June 14, 2013

Game Chef: dicono di "Lift Girl - La ragazza dell'ascensore", parte #4

"Guest post"! L'opinione di Stefania Dorigatti e Giacomo Vicenzi:

Introduzione: Questa valutazione è stata fatta in maniera corale da Stefania Dorigatti e Vicenzi Giacomo. Se c'è qualche commento esplicitamente legato ad uno di noi due verrà specificato tra parentesi; in caso contrario si tratta di un commento comune.
Abbiamo cercato di mantenere come scheletro della recensione i 5 principi di valutazione (ingredienti e tema, rischio, entusiasmo, giocabilità e innovazione) e i 3 punti (aspetti migliori, aspetti peggiori e valutazione generale) indicati dagli organizzatori del contest. Buona lettura!

Ingredienti e tema: il tema è anche fin troppo palese. Non capiamo perché nessun'altro abbia pensato all'ascensore quando invece il titolo del tema era proprio lift. Forse sei stato l'unico ad avere le idee così originali da farcelo stare in un gioco di ruolo, e questo ti fa onore.
Per gli ingredienti invece siamo un po' dubbiosi: mentre lo sforzo era proprio quello di amalgamarli con le regole principali, tu hai costruito dai due ingredienti usati le varianti di gioco; come tali sono opzionali e
questo ci lascia un po' perplessi. Non che sia proprio un vero problema, ma volevamo dirlo esplicitamente.
Forse che le interpretazioni di chainmail e paper lantern ci sfuggono? Sarebbe stato meglio esplicitare.
Tutto sommato però, il tema è così forte che gli ingredienti passano addirittura in secondo piano.

Punti forti: il gioco è molto carino. Palese l'ispirazione a It's complicated! che proprio tu ci hai fatto giocare e adorare. È bello vedere un gioco dove i personaggi sono gestiti in qualche modo in maniera corale e possono essercene molti. La protagonista del gioco è in fiction "l'ultima ruota del carro" ma a livello di regole è tutto basato su di lei. Anche questo è molto interessante.
Ribadiamo anche che il color di questo gioco è decisamente innovativo e non può che suscitare curiosità.

Giacomo dice che...

L'apposizione tra aspetto esteriore ed interiore è molto bella ed intrigante; il gioco ha un non so che di anime e di Giappone, cosa che non mi dispiace affatto.

Stefania dice che...

L'uso dei tarocchi per salire e scendere nei piani del grattacielo è molto originale e bella.

Punti deboli: il gioco pare concludersi solo quando lo dice l'Ascensorista, per una sua scelta personale.
Questo è strano perché:
- nessuno contribuisce a concludere il gioco se non lei
- non è una meccanica ma una scelta personale, che può avvenire dopo 10 minuti di gioco o dopo anche molteplici sessioni
Se l'autore voleva proprio questo buon per lui ma, secondo noi, non è un buon modo di concludere un gioco. Non sono necessari dadi o statistiche, ma forse una scelta corale o più oggettiva ("quando si eliminano X personaggi..." oppure "i personaggi prima o poi vengono per forza 'distrutti', sta all'Ascensorista provare a recuperarli dandogli punti X per mantenerli in gioco, ma così si avvicina alla fine", o ancora "gli altri giocatori fanno X perchè..., quando si raggiunge XY allora il gioco finisce"). Scusaci ma non ci vengono in mente idee più concrete adesso ^^'

valutazione generale: al di là della gestione del finale, il gioco può sicuramente funzionare benone e anzi, si prospetta sia divertente che introspettivo. Hai sicuramente stimolato la nostra curiosità, complimenti!

Friday, June 7, 2013

Game Chef: dicono di "Lift Girl - La ragazza dell'ascensore", parte #3

L'opinione di Daniele Di Rubbo:
Questo gioco ha una premessa davvero intrigante: la vita vista da una inserviente dell’ascensore di un grosso grattacielo, con tanto di centro commerciale, e il modo in cui viene messa in gioco questa premessa è davvero interessante. Il gioco rompe degli schemi, ed è una cosa che giudico sempre in maniera positiva. Anche l’uso dei tarocchi, sia nelle meccaniche che come simbologia, mi sembra riuscito ed evocativo. La presenza degli elementi di gioco: delle schede, del tabellone, delle domande e delle pagine di regole, che sono praticamente modulari, dovrebbe facilitarne la fruibilità al tavolo, il che è di certo un pregio.

L’esposizione, specie nella parte iniziale, mi pare un po’ confusa. Fortunatamente la componentistica e le regole spiegate più avanti mi sembrano più chiare. La parte fondamentale del gioco sono le Scenette: queste, secondo il mio modesto parere, devono svolgersi con interazioni e mettendo carne al fuoco perché il gioco riesca; in una prossima stesura mi aspetto che questa parte riceva più attenzione. Una nota a margine: consiglio a Rafu di scrivere da qualche parte a cosa corrispondono i semi delle carte francesi in termini di tarocchi, perché non è da tutti saperlo, e siccome in gioco si usano dei tarocchi, ma sul tabellone sono segnati i semi delle carte francesi, questo potrebbe essere un problema.

Il tema è usato con originalità, ci sono anche due ingredienti dichiarati, che vengono usati negli scenari aggiuntivi al gioco di base. Qui non mi formalizzerei troppo: la natura degli ingredienti di quest’anno era mobile e volutamente intepretabile, per cui, nello stile delle altre recensioni che ho fatto, direi che ci siamo. In bocca al lupo allo chef!

Game Chef: dicono di "Lift Girl - La ragazza dell'ascensore", parte #2

Nuovo "guest post", questa volta di Andrea Vigiak, Ariele Agostini e Davide Losito:

IL GIUDIZIO

6 Luglio del 2013
In uno sperduto commissariato di Polizia...

- Serata moscia, appuntato 2. Dobbiamo preparare un rapporto per il commissario D.
- No, ti prego! Non di nuovo!
- Facciamo un riepilogo, che è meglio.

A scrivere le nostre impressioni saremo qui Andrea e Ariele (scambiandoci di ruolo continuamente tra poliziotto buono e poliziotto cattivo), a cui farà seguito Davide (nel ruolo del commissario)

[…]

Caso n.° 4: Manzo Raffaele, detto “Rafu”. Un recidivo latitante che ora sembra essersi interessato ai Grandi Magazzini.
(A. Macchemminchia di nome è, “Rafu”?)
(A. Dice che l'ha sentito chiamare così un'ascensorista...)
(A. Macchemminchia è un'ascensorista?)
(A. Siediti che ti spiego...)
 
A. Allora, parlami di questo affresco sociale che mi hai decantato
A. Beh, intanto sento davvero di dovermi complimentare per la qualità editoriale del prodotto: ben impaginato, con una seconda di copertina già degna di una pubblicazione, e una bella visione grafica in generale.
A. Sì, ho capito, ma il gioco?
A. Il gioco è uno spaccato di vite quotidiane che incroceranno il loro cammino con una persona eccezionale.
A. Un'ascensorista?
A. E perché no?
A. Perché mi sembra tutto un po' troppo incentrato sull'ascensorista! Deduce, immagina, decide i piani (e quindi chi gioca) e quando finisce il gioco: siamo un po' tutti delle comparse nel grande schema della vita... di un'ascensorista?
A. Eh.... sì. Ma mi sembra limitativo criticarlo per questo: guarda per esempio che belle le serie di domande “Lato A” e “Lato B”, o la meccanica del definire un dettaglio del personaggio di un altro...
A. Certo, aiutano a fare un'istantanea, una rapida descrizione dei comprimari, che necessariamente rimarranno abbozzati tramite brevi, intense sensazioni. Ma non rischia ogni personaggio di rimanere un po' troppo fine a se' stesso? O meglio, funzionale all'ascensorista?
A. Ok, l'ascensorista è il fulcro del gioco. Siamo d'accordo. Ma...
A. Tra l'altro, decidendo quali Chiamate accettare di fatto decide quali personaggi (e peggio, quali giocatori) approfondire e coinvolgere.
A. Questo in effetti è un problema: ma alla fine mi stai citando soltanto questo, come problema, anche se in varie salse: davvero non ci hai trovato altri difetti?
A. In realtà, a sensazione direi di no: se vuoi è discutibile la presenza degli ingredienti, ma l'icona della variante di gioco “La Fata d'Inverno” è molto azzeccata, e...
A. ...e introduce quello che probabilmente è il potenziale maggiore per il gioco, con più interazione tra tutti i giocatori e non più la sensazione di osservare solo delle comparse. Si, sono d'accordo con te.
A. Aggiunge anche una finalità nel ruolo dell'ascensorista completando maggiormente il gioco, oltre a legare almeno in parte l'aspetto esoterico dei tarocchi al resto del gioco.
A. Tutto qui, allora?
A. Vorrai mica che mi metta a parlare dei telefonini, vero?
A. Ok...

D. Protocollo pw98-ffx.
Si nota che il soggetto ha fatto un buon lavoro, anche di impaginazione e preparazione, come è emerso dal rapporto dei colleghi.
Percepisco anche una serie di riferimenti al film Four Rooms e questo non può che piacermi.
Purtroppo mi riesce difficile, senza le dovute prove sul campo, immaginarmi come una partita possa andare al di là del “raccontiamo la vita dei personaggi” e anzi c'è il rischio che rimanga una mera descrizione delle comparse.
Il meccanismo sembra girare bene, bisognerebbe capire quanto il gioco produca contenuti interessanti e quanti invece finiscono persi nel nulla.
Molto suggestiva la variante della Fata d'Inverno, ma si sa... io ho gli elfi nell'armadio. E anche sotto al letto. E hanno fame.
Si sospetta il reato di voyerismo ascensoristico. Occorrono più prove.

Wednesday, June 5, 2013

Game Chef: dicono di "Lift Girl - La ragazza dell'ascensore", parte #1

Primo "guest post" nell'Orgasmo Cerebrale!
Ricevo da Daniele Frizzi una recensione di Lift Girl - La ragazza dell'ascensore, il mio gioco per questa edizione del Game Chef:
Mi piace moltissimo l'idea. Forse perché mi immedesimo tantissimo in questa Lift Girl visto che lavoro a contatto con il pubblico tutto il giorno.
Le scenette nell'ascensore, effettuate "ignorando" la ragazza mi sembrano geniali, e credo che possano avere un potenziale sia comico (per situazioni più leggere) sia più emotive.
Interessante la creazione e l'evoluzione di personaggi, basati su quell'unica frase ispirata alla loro carta e creando prima una "maschera" (da parte del giocatore che l'ha pescato) e poi successivamente approfondendoli con le deduzioni della ragazza dell'ascensore.
Altre cosa che ho apprezzato molto sono il setting (altra cosa in cui mi immedesimo e soprattutto il fatto che sia abbozzato abbastanza da lasciare libertà ma pieno di spunti per i giocatori) e la predisposizione per gli hack, non solo, anche il fatto che è presentato con due hack già pronti! devi averci lavorato giorno e notte!
Non mi è chiarissima la distribuzione delle carte Personaggio sul tabellone: chi decide quante ne vengono messe in gioco (ovviamente rimanendo nel minimo di una per piano)? E' l'ascensorista a distribuirle?
Mi sono anche perso un attimo nel punto 6: il giocatore che possiede l'ultima carta chiamata decide se rimuovere tutti i segnalini chiamata… ma non sarebbe rimasto solo il suo, visto che è l'ultimo con una chiamata ancora in gioco? Forse mi è sfuggito qualcosa…
Un sacco di pregi e nessun difetto, se non che ora ho una gran voglia di giocarlo e nessuno che ha tempo di provarlo con me!
Lift girl è un gioco che, pubblicato magari nella sua scatolina con plancia e mazzo (stile montsegur, per intenderci), comprerei senza pensarci due volte!
E' già molto bello e rifinito per un gioco sviluppato nei pochi giorni della gamechef. L'unico dettaglio che può mancare è un actual play o alcuni esempi di gioco nella spiegazione del regolamento.
In ogni caso, complimenti. Un prodotto fantastico che fa veramente venire voglia di giocarlo.
Grazie della recensione e dei complimenti! ♥