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Wednesday, May 8, 2013

Giochi di ruolo al tavolo @ Firenze Gioca @ Florence Fantastic Festival

Da venerdì a domenica sarò presente a Firenze Gioca fantastic edition, all'interno della manifestazione Florence Fantastic Festival, con un tavolo nello spazio ludoteca. Questo è il mio programma provvisorio di giochi di ruolo, anche se immagino potrà essere soggetto a variazioni se le circostanze lo imporranno (è una manifestazione nuova e nessuno sa che cosa aspettarsi):

Venerdì 15:00-19:00 * gioco per adulti

Psi*Run

(Meguey Baker, USA, 2011)
  • Adrenalina, inseguimenti, misteri! Poteri ESP!
  • Tutto comincia con uno schianto… In questo gioco, da 3 a 5 individui dotati di superpoteri riescono fortunosamente a liberarsi dall’organizzazione misteriosa che li teneva prigionieri e si lanciano in una fuga mozzafiato.
  • Affetti da amnesia, i protagonisti non ricordano il proprio passato: la fine della storia giunge quando i giocatori riescono a dare una risposta alle loro domande.

Sabato non-stop * dai 10 anni in su

Favole da Camelot: i cavalieri della Tavola Rotonda

(Sami Koponen & Eero Tuovinen, Finlandia, 2010)
  • Avventura, azione, magia. Diplomazia, decisioni importanti, differenze culturali.
  • Gioco di ruolo per tutti: ragazze e ragazzi, adulti, genitori e figli.
  • Durata minima sessione di gioco: 30 minuti. Attesa massima per iniziare: 30 minuti.
  • Tutti i giocatori che parteciperanno durante la giornata contribuiranno a determinare il futuro di Camelot!


Domenica 11:00-14:00 * gioco per adulti

Fiasco

(Jason Morningstar, USA, 2009)
  • Un gioco ispirato allo humor nero del cinema dei fratelli Coen (Fargo, Ladykillers, ecc.)
  • Da 3 a 5 giocatori collaborano per raccontare in maniera estemporanea un ipotetico “film”, prendendo le mosse da alcuni spunti estratti casualmente.
  • Si può scegliere da una vasta gamma di libretti degli spunti (playset) l’ambientazione e il tono del proprio “film” immaginario.

Domenica 15:00-19:00 * gioco per adulti

Montsegur 1244

(Frederik J. Jensen, Danimarca, 2009)
  • Dramma storico ambientato durante la Crociata contro gli Albigesi. Non sono richieste particolari conoscenze storiche per partecipare.
  • Da 3 a 6 giocatori interpretano gli abitanti di una fortezza assediata. Al termine del gioco, sconfitti, saranno chiamati a prendere una decisione terribile: abiurare la propria fede o morire sul rogo?
  • Il gioco è tutto incentrato sui sentimenti, le relazioni interpersonali e la riflessione su temi filosofici. I giocatori rivivono insieme la vita quotidiana dei Catari durante l’assedio, fino a capire che decisione ciascuno dei personaggi prenderebbe alla fine.
Inoltre ho realizzato questo volantino, che ho intenzione di stampare con il programma dei giochi sul retro e distribuire (o almeno affiggere), per spiegare ai passanti casuali che cos'è che faccio:

Giochi di ruolo al tavolo

L’espressione “gioco di ruolo” viene usata per più cose anche molto diverse fra loro. Citiamo, per esempio, i “giochi di ruolo dal vivo”, che spesso impiegano costumi e anche scenografia. Non si contano poi i modi in cui l’espressione “gioco di ruolo” viene impiegata nella pubblicità di videogiochi. Qui, invece, vogliamo occuparci di giochi di ruolo che si fanno in gruppo attorno a un tavolo.
Questi giochi di ruolo al tavolo sono giochi di immaginazione e di conversazione: l’azione principale che ciascun giocatore compie è quella di visualizzare nella propria mente un mondo immaginario e di condividerlo a parole con gli altri partecipanti. Hanno solo una lontana parentela con i giochi da tavolo, da cui però prendono spesso in prestito meccanismi di dadi, carte o segnalini che influenzano la conversazione. Un’importante differenza è che molti giochi di ruolo non sono competitivi: alla fine della “partita” non si stabilisce un vincitore; piuttosto, tutti i giocatori collaborano per costruire insieme una storia.
I giochi di ruolo al tavolo esistono come prodotti commerciali dal 1974 (prima edizione di Dungeons & Dragons negli USA). Si presentano di solito in forma di libri: testi di regole, manuali di istruzioni per giocare o raccolte di spunti da impiegare nel gioco, spesso illustrati. La maggior parte di tali prodotti si rivolge a un pubblico di adolescenti maschi e continua (purtroppo) a riproporre sempre le stesse tematiche: avventura, conflitto violento, armi, potere. Ma le potenzialità del mezzo sono molto più ampie…
Negli ultimi 15 anni sono apparsi sempre più giochi di ruolo “di nicchia” che si rivolgono anche agli adulti e presentano ogni immaginabile soggetto o tematica… Dal comico al tragico, dai sentimenti più intimi alla politica, dai “generi” letterari riconosciuti (come giallo, spionaggio, fantascienza sociale, dramma storico) all’indefinibile e sorprendente. Nel frattempo, stanno facendo la loro comparsa anche giochi di ruolo rivolti all’infanzia, compresi titoli educativi e didattici.
In Italia esistono per il momento solo pochi, piccolissimi editori di giochi di ruolo per adulti (perlopiù tradotti dall’inglese) e alcuni intraprendenti autori. Come mio contributo del tutto personale a far conoscere meglio questa forma, quindi, propongo al pubblico del Florence Fantastic Festival una piccola rassegna (assolutamente non esaustiva): una porta su questo mondo accattivante per adulti e per famiglie, “giocatori” e non.
Rafu

Nessuna esperienza richiesta!

[Edit: qui un bilancio sintetico delle tre giornate.]

Monday, March 22, 2010

Ultimi acquisti

La settimana scorsa ho trascorso il mio weekend in fiera a dare una mano agli amici di Janus come dimostratore di Polaris, e già che c'ero ne ho approfittato per fare acquisti... In particolare, alcuni titoli del catalogo Narrattiva che desideravo e che mi mancavano. Ecco che cos'ho comprato:
  • Sporchi Segreti (Dirty Secrets di Seth Ben-Ezra). Penso che questo gioco sia un capolavoro. Mi aveva molto favorevolmente colpito già in una breve dimostrazione fattami da Michele Gelli durante Utopia Rouge, e per fortuna poco dopo l'acquisto ho quasi subito avuto l'occasione per una partita completa con un gruppo di amici molto affiatati. Risultato: anche meglio delle mie aspettative. Un capolavoro! Massimo coinvolgimento, emozioni forti, e un insieme di meccaniche che continuano a scagliare sui giocatori, a moltissimi livelli, continui colpi di scena e sorprese (e sempre significativi). È un design che mostra a che cosa può servire davvero l'inserire meccaniche per "la risoluzione dei conflitti". Particolarmente degna di lode anche la scelta di localizzazione "forte", che adatta il gioco a un'ambientazione italiana per mantenerlo vicino al vissuto dei giocatori... cioè per fornire una vera "traduzione" dell'esperienza di gioco voluta dall'autore.
  • Mille e Una Notte (1001 Nights di Meg Baker). L'unico dei miei acquisti a essere fra le "nuovissime uscite", è un libriccino agile, piacevolmente "fresco" alla lettura oltre che piuttosto bello a vedersi. Quei miei amici che l'hanno già provato mi assicurano che il gioco si porta agevolmente a compimento in un paio d'ore e che riesce benissimo con soli tre giocatori: tutte grandi qualità, grazie alle quali - non ne ho dubbi - potrò molto presto mettere alla prova questo gdr e, salvo delusioni che sinceramente non mi aspetto affatto, ripetere l'esperienza più e più volte. Rispetto alla media dei prodotti librari di Narrattiva è anche costato poco, ohibò!
  • The Upgrade (di Olle Jonsson, Thorbiörn Fritzon e Tobias Wrigstad). Un classico del jeepform, precedente a Dubbio. Non sono del tutto convinto, lo ammetto, da quest'operazione che si sta facendo di commercializzazione delle traduzioni italiane di scenari che invece, nella loro versione in lingua inglese, sono liberamente disponibili per il download; ma d'altra parte riconosco che avere a disposizione in lingua italiana i vari componenti del gioco mi sarà estremamente utile, e tale comodità è un bene legittimamente commerciabile. Di certo il gioco non ha più scuse per non essere, prestissimo, inserito nel cartellone dei Ciuchi nella Nebbia, che stanno giusto ora riprendendo le loro attività (non più presso il Club Treemme bensì negli spazi de Lo Sguardo dell'Altro).
  • Annalise (di Nathan Paoletta). L'ho comprato un po' per desiderio di completezza, e un po' perché me ne avevano parlato molto bene. Per il momento, tuttavia, mi desta qualche perplessità. Ammetto di non aver ancora terminato la lettura del manuale, ma... è proprio questa la cosa strana! Di norma, io i manuali di gioco di ruolo li divoro con una rapidità quasi ingorda, giacché sono una lettura che mi appassiona enormemente. Questo di Annalise, invece, caso più unico che raro, è un testo che mi respinge - la cui lettura mi affatica oppure mi annoia, costringendomi a una pausa ogni poche pagine. È per me una situazione insolita, forse senza precedenti. D'altro canto, devo dire che proprio questa singolarità mi rende abbastanza curioso di provare il gioco, visto che alla sola lettura non riesco minimamente a raffigurarmelo in azione. Vedo che utilizza una meccanica di risoluzione basata sugli Otherkind Dice, il che è di norma un grosso punto a favore, e che i "Claim" sono qualcosa di abbastanza simile alle "Minutiae" di Shock:, certamente uno dei miei giochi preferiti, perciò avrei pur ragione di nutrire buone aspettative. Vedremo...
Sia inoltre messo agli atti che:
  • Per questa volta, non ho comprato la nuova e fiammante edizione italiana di Montsegur 1244 (sempre da Narrattiva) semplicemente perché ne posseggo già l'edizione in inglese. Prima o poi, però, è probabile che farò l'acquisto, sia per il buon livello della componentistica, sia per l'interessante capitolo di approfondimenti che il mio buon amico Ezio ha aggiunto al manuale. Montsegur è un gioco eccelso che sono fermamente intenzionato a ri-giocare molte altre volte, e data la sua grandezza potrebbe ben meritare un "doppio acquisto".
  • Per questa volta, non ho acquistato Lo Spirito del Secolo (ultima novità da Janus Design) per la ragionevole certezza, su basi logistiche e per così dire "sociali", che nell'immediato futuro non ci giocherò. Consiglio però spassionatamente questo gioco (che ho provato con grande divertimento) a tutti coloro i quali abbiano "un buon gruppo di gdr tradizionale" che si riunisca con un minimo di regolarità e che contenga persone creative e fantasiose, ma pur sempre desiderose di giocare "leggero".
Picture is unrelated.