Thursday, May 16, 2013

Un breve bilancio del Florence Fantastic Festival

[In riferimento a questo]

Affluenza minore di quanto sperassi, il che ha significato per me lunghi tempi d'attesa e un'elevata competizione per l'attenzione dei (relativamente pochi) visitatori… Sintomatico di una prima edizione, chiaramente. A parziale compensazione, il ridotto carico di lavoro ha lasciato diversi espositori liberi di improvvisarsi visitatori e mettere il naso negli stand, o eventi, altrui — di giocare con me, per esempio.
Il programma come l'avevo impostato non ha assolutamente funzionato e, di conseguenza, non è stato attuato… Con la notevole eccezione di Camelot (prevedibilmente: promettere partite da 30 minuti è chiaramente vincente in una fiera), per il quale sono piuttosto soddisfatto: è vero che ho giocato molte meno sessioni di quanto sperassi, ma i gruppi di persone che hanno partecipato erano meravigliosamente diversificati per background, esperienza ed età; i "veterani" si sono divertiti e hanno espresso buoni apprezzamenti per lo specifico gioco, mentre per gli altri è stata un'esperienza molto nuova e chiaramente positiva. Non avrei potuto chiedere molto di più.
Un po' inaspettatamente, sono riuscito anche a realizzare due sessioni di playtest de La casetta di marzapane, per cui ringrazio tantissimo gli amici vecchi e nuovi che vi si sono prestati. ♥
Poi, domenica pomeriggio dopo le quattro, quando mi stavo un po' perdendo d'animo per non essere riuscito a organizzare i giochi che speravo, ho avuto una gran bella sorpresa: un gruppo di giovani cosplayer, zero esperienza di giochi di ruolo, ha invaso il mio tavolo (su cui al momento campeggiava la componentistica di Montsegur) esigendo a gran voce di giocare. Sentiti i loro limiti di tempo, ho sfoderato un po' di giochi "di riserva" che avevo con me, e all'unanimità si è deciso per GxB (che, incidentalmente, io non avevo ancora mai provato): ne è risultata un'ora, o forse più, trascorsa in modo assolutamente ilare, e molti complimenti, entusiasmo e curiosità per un mondo di giochi di cui queste ragazze e ragazzi ignoravano l'esistenza. In fondo è proprio per questo che ero alla fiera, no?
Ho anche avuto il piacere di fare parecchie nuove conoscenze nel "giro" di chi gioca e fa giocare a Firenze e dintorni; da alcuni di questi incontri spero proprio che seguirà qualcosa d'interessante. Diciamo insomma che i primi passi di questo mio tentativo di "insediarmi nel territorio" sono positivi, anche se quel che conta di più, va da sé, è la continuità. Perciò, potete star certi che mi si vedrà al Firenze Gioca di settembre, con una versione riveduta e migliorata del mio allestimento di stavolta.

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