La settimana scorsa ho trascorso il mio weekend
in fiera a dare una mano agli amici di
Janus come dimostratore di
Polaris, e già che c'ero ne ho approfittato per fare acquisti... In particolare, alcuni titoli del catalogo
Narrattiva che desideravo e che mi mancavano. Ecco che cos'ho comprato:
- Sporchi Segreti (Dirty Secrets di Seth Ben-Ezra). Penso che questo gioco sia un capolavoro. Mi aveva molto favorevolmente colpito già in una breve dimostrazione fattami da Michele Gelli durante Utopia Rouge, e per fortuna poco dopo l'acquisto ho quasi subito avuto l'occasione per una partita completa con un gruppo di amici molto affiatati. Risultato: anche meglio delle mie aspettative. Un capolavoro! Massimo coinvolgimento, emozioni forti, e un insieme di meccaniche che continuano a scagliare sui giocatori, a moltissimi livelli, continui colpi di scena e sorprese (e sempre significativi). È un design che mostra a che cosa può servire davvero l'inserire meccaniche per "la risoluzione dei conflitti". Particolarmente degna di lode anche la scelta di localizzazione "forte", che adatta il gioco a un'ambientazione italiana per mantenerlo vicino al vissuto dei giocatori... cioè per fornire una vera "traduzione" dell'esperienza di gioco voluta dall'autore.
- Mille e Una Notte (1001 Nights di Meg Baker). L'unico dei miei acquisti a essere fra le "nuovissime uscite", è un libriccino agile, piacevolmente "fresco" alla lettura oltre che piuttosto bello a vedersi. Quei miei amici che l'hanno già provato mi assicurano che il gioco si porta agevolmente a compimento in un paio d'ore e che riesce benissimo con soli tre giocatori: tutte grandi qualità, grazie alle quali - non ne ho dubbi - potrò molto presto mettere alla prova questo gdr e, salvo delusioni che sinceramente non mi aspetto affatto, ripetere l'esperienza più e più volte. Rispetto alla media dei prodotti librari di Narrattiva è anche costato poco, ohibò!
- The Upgrade (di Olle Jonsson, Thorbiörn Fritzon e Tobias Wrigstad). Un classico del jeepform, precedente a Dubbio. Non sono del tutto convinto, lo ammetto, da quest'operazione che si sta facendo di commercializzazione delle traduzioni italiane di scenari che invece, nella loro versione in lingua inglese, sono liberamente disponibili per il download; ma d'altra parte riconosco che avere a disposizione in lingua italiana i vari componenti del gioco mi sarà estremamente utile, e tale comodità è un bene legittimamente commerciabile. Di certo il gioco non ha più scuse per non essere, prestissimo, inserito nel cartellone dei Ciuchi nella Nebbia, che stanno giusto ora riprendendo le loro attività (non più presso il Club Treemme bensì negli spazi de Lo Sguardo dell'Altro).
- Annalise (di Nathan Paoletta). L'ho comprato un po' per desiderio di completezza, e un po' perché me ne avevano parlato molto bene. Per il momento, tuttavia, mi desta qualche perplessità. Ammetto di non aver ancora terminato la lettura del manuale, ma... è proprio questa la cosa strana! Di norma, io i manuali di gioco di ruolo li divoro con una rapidità quasi ingorda, giacché sono una lettura che mi appassiona enormemente. Questo di Annalise, invece, caso più unico che raro, è un testo che mi respinge - la cui lettura mi affatica oppure mi annoia, costringendomi a una pausa ogni poche pagine. È per me una situazione insolita, forse senza precedenti. D'altro canto, devo dire che proprio questa singolarità mi rende abbastanza curioso di provare il gioco, visto che alla sola lettura non riesco minimamente a raffigurarmelo in azione. Vedo che utilizza una meccanica di risoluzione basata sugli Otherkind Dice, il che è di norma un grosso punto a favore, e che i "Claim" sono qualcosa di abbastanza simile alle "Minutiae" di Shock:, certamente uno dei miei giochi preferiti, perciò avrei pur ragione di nutrire buone aspettative. Vedremo...
Sia inoltre messo agli atti che:
- Per questa volta, non ho comprato la nuova e fiammante edizione italiana di Montsegur 1244 (sempre da Narrattiva) semplicemente perché ne posseggo già l'edizione in inglese. Prima o poi, però, è probabile che farò l'acquisto, sia per il buon livello della componentistica, sia per l'interessante capitolo di approfondimenti che il mio buon amico Ezio ha aggiunto al manuale. Montsegur è un gioco eccelso che sono fermamente intenzionato a ri-giocare molte altre volte, e data la sua grandezza potrebbe ben meritare un "doppio acquisto".
- Per questa volta, non ho acquistato Lo Spirito del Secolo (ultima novità da Janus Design) per la ragionevole certezza, su basi logistiche e per così dire "sociali", che nell'immediato futuro non ci giocherò. Consiglio però spassionatamente questo gioco (che ho provato con grande divertimento) a tutti coloro i quali abbiano "un buon gruppo di gdr tradizionale" che si riunisca con un minimo di regolarità e che contenga persone creative e fantasiose, ma pur sempre desiderose di giocare "leggero".
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