Monday, March 9, 2009

Il sonno agitato nel quale sognai Adolf Hitler

Una notte, in un sonno agitato, tormentato da un affanno di respirazione imputabile forse a una lieve influenza, faccio un sogno febbrile di antiche rovine labirintiche e di un numero incerto di esploratori/avatar di me stesso (certo gli indefiniti "PG" di un modulo d'avventura) che in un accampamento di esploratori rivali incontrano... Hitler. Uno Hitler alquanto goffo e poco spaventoso, aggiungerei - certamente non armato di un'armatura robotizzata e di una coppia di minigun, ma anzi accompagnato da un solo luogotenente all'apparenza neppure molto capace. Hitler-sogno inizia a parlamentare con le indefinite figure pseudo-protagoniste, e io inizio a preoccuparmi davvero, temendo di aver commesso un tragico errore masterale.

Di norma non dovrei essere particolarmente preoccupato per il destino di Adolf Hitler, se non fosse che ho in corso una campagna la cui ambientazione è riassumibile in "eroi pulp della II Guerra Mondiale con modesti super-poteri contro la minaccia nazista", utilizzando il Solar System di Clinton Nixon/Eero Tuovinen, e ne sono Story Guide (corrispettivo del master).
...e improvvisamente, nel bel mezzo dell'incubo, mi rendo conto che nel Solar System non ho il potere di salvare la pelle al PNG "Hitler" se i giocatori sono seriamente determinati ad ammazzarlo!
Inizio a considerare freneticamente se conferire a Hitler in maniera estemporanea il Secret of Avoidance che permette la fuga sfruttando un'anomalia nella curvatura spaziale o simili mystic-babble, quello che ho coniato per un PNG massone... ma allora, Hitler è un massone? Insomma, nel mio incubo, sentivo di aver commesso un errore irrimediabile mettendo in scena Hitler: sentivo che la Seconda Guerra Mondiale e di conseguenza la nostra campagna potevano terminare da un momento all'altro. Il mio intero passato di GM tradizionale mi alitava contro, come una schiera d'erinni dal fiato velenoso: Stolto! Hai commesso un errore fatale! Il Sogno sta per spezzarsi!

E in quella riapro gli occhi, e fissando lo sguardo nel buio immediatamente mi appare - mentre l'ansia dell'incubo si dissipa - la più naturale delle ovvietà:

LA MORTE DI ADOLF HITLER NON È LA FINE DELLA GUERRA

Non sono uno sceneggiatore di Hollywood, e certe cose dovrei ben saperle: la soppressione fisica di un ipotetico boss monster non è una vera soluzione.

Ore dopo, ripensando con lucidità a quel mio incubo notturno, mi accorgo di come quelle parole viste scritte nel buio a grandi lettere maiuscole si limitassero a grattare la superficie delle cose.
In primo luogo, la fine della Seconda Guerra Mondiale non implica in alcun modo la fine della nostra campagna.
In secondo luogo, la fine della nostra campagna, decretata da azioni compiute in gioco, non rappresenta in alcun modo un'eventualità infausta: anzi, è il punto a cui vogliamo arrivare! Dovremmo forse giocare un'eterna saga inconcludente, salvo poi stare a guardare gli americani che vincono la guerra ricalcando gli avvenimenti storici? Non credo proprio.

(Infatti, se la campagna dovesse svilupparsi in un piano per uccidere Hitler, e il piano riuscisse... in tal caso non ci sarebbe nulla di male a far terminare la guerra per mezzo di un espediente razionalmente tanto semplicistico. D'altra parte, la Trascendenza di uno qualunque dei personaggi potrebbe, se è ciò che il giocatore vuole, mettere fine alla guerra.)

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