Il mio amico Giovanni Micolucci ha aperto un altro blog, intitolato "Creiamo insieme un gioco di ruolo", su cui sta conducendo un esperimento di open design sotto le fattezze di un "corso" per autori di gdr. Cerca di mostrare i propri processi mentali passo per passo e sollecita in un certo grado la partecipazione dei lettori, o almeno i loro suggerimenti su ciascuno di questi passi, con l'obiettivo di arrivare comunque a un gioco finito che pubblicherà sotto la sua solita etichetta "Vas Quas Editrice". Io sono stato brevemente coinvolto nella prima "lezione" con il ruolo di "specchio" (ciò che io forse chiamerei "cassa di risonanza") ed è stato piuttosto divertente.
Vi prego di non soffermarvi troppo sulla cattiveria/cupezza dei miei suggerimenti iniziali, a proposito: ero d'umore da humor nero (uhm, come spesso) e inizialmente non avevo capito che mi stessero "registrando". ;P
Consiglio di seguirlo, chiudendo un occhio sui testi di stesura frettolosa e non editati (in fondo si tratta solo di un blog). Giovanni è una specie di vulcano, capace di uscirsene continuamente con idee valide per nuovi giochi e, cosa meno comune, di svilupparle fino in fondo: scoprire qualcosa di più sul suo metodo di lavoro penso sarà effettivamente istruttivo.
Un commento dal Puffo Quattrocchi, vecchio forgista*: quando Giovanni parla di "scegliere il tema del gioco", in realtà si riferisce a quello che Edwards chiamerebbe il Color. Poi, come si vede nella prima "lezione", estrapolando dalle idee che ha per il Color giunge a diverse conclusioni su vari aspetti cruciali. Mi verrebbe da dire che il suo processo di design è "Color-first", e questo pure mi stuzzica.
(* = Vi tocca andare a leggere la prima lezione se volete scoprire che cosa c'entrano i Puffi.)
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37 minutes ago
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